Jof di Montasio 2 gennaio 2017

Eravamo quattro amici al bar… e si parlava come al solito delle “nostre” ben amate montagne, e soprattutto delle ottime condizioni che c’erano sui versanti nord delle alpi Giulie. La poca neve caduta agli inizi di dicembre era ormai trasformata in neve ghiacciata e compatta che permetteva di ripercorrere, con ramponi e piccozza, molti itinerari in condizione “ quasi invernale”.

Ad un certo punto Federico dice che voleva organizzare una salita al Jof di Montasio con tutte le persone che fanno parte dell’ organico della scuola CAI di Tolmezzo; secondo lui la giornata ideale sarebbe stata il due gennaio, occasione anche per ritrovarci e scambiarci gli auguri di buon anno, tutti sulla cima di una bellissima montagna.

Secondo me l’idea era eccezionale e senza esitare confermo già la mia presenza. Poi tra me e me penso:- senza dire niente a nessuno mi porto dietro la mia veletta, magari le condizioni del vento sono buone e ci scappa anche un voletto.. si, si … farò proprio così !!!

Chiamo John e Loris per chiedere loro un parere sulle previsioni meteo, e se avrebbero voluto farmi compagnia/sostegno morale in decollo … negativo, entrambi a malincuore  mi dicono che causa lavoro non  avrebbero potuto salire con noi.

Arriva il due gennaio e ci ritroviamo al mattino presto sull’altipiano del Montasio, pronti a partire, ed io tra tutti sono quello con lo zaino diverso, tanto da fare scaturire la curiosità di tutti i miei compagni. Spiego loro cosa c’è all’interno di questo strano zaino e quale sarà la mia intenzione, ovvero quella di risalire assieme a loro, per poi tentare il rientro in volo qualora le condizioni aerologiche me lo avrebbero permesso.

Siamo un bel gruppo formato da dodici persone, e ci incamminiamo tutti assieme per il sentiero che dal parcheggio in circa un ora ci porterà a forca Disteis, una breve pausa e subito il punto della situazione; adesso il gruppo si divide in due: Federico, Cristian, altro Cristian e Auro risaliranno la via normale per la scala Pipan. Io, Sergio, Emilio, Davide, Adrien, Giuseppe ed Emanuele, decidiamo di risalire per il canalone Findenegg.

Indossiamo i ramponi, impugniamo bene le piccozze ed iniziamo il traverso della Grande Cengia che porta al bivacco Suringar e, senza raggiungerlo, svoltiamo a destra verso l’imbocco dell’evidentissimo canalone. Le condizioni della neve sono al top, il manto è compatto e ben saldo al terreno tanto da permetterci di camminare senza sprofondare. Saliamo per circa un’ora tra rampe ghiacciate e piccoli passaggi su roccia, fino a raggiungere il filo di cresta, ed in breve i 2753 metri della cima del Jof di Montasio.

In vetta ci raggiunge anche Federico, che è salito da solo in piena autonomia, dal versante nord percorrendo la difficile via Kugy.

Lascio per un po’ il gruppo, mi metto in disparte ad osservare direzione ed intensità del vento e cerco il miglior punto dove stendere la vela per tentare il decollo. Oggi il vento non è proprio favorevole, in quanto me lo ritrovo laterale da destra di una settantina di gradi circa, ma l’intensità è giusta e guardando bene ogni tanto arriva qualche folata quasi frontale. Approfitto di questo per avvisare i miei compagni che è mia intenzione quella di decollare.

L’altro gruppo non è ancora arrivato, ma io non posso attenderli, devo approfittare di questi piccoli cicli di vento frontale per decollare. Dispiego immediatamente la vela sulla neve, alcuni amici mi aiutano a tenerla aperta e sorretta, controllo che siano a posto i cordini e l’imbrago, ed ecco che giunge il “soffio buono”, alzo la vela, mi giro e corro, pochi passi e mi ritrovo a veleggiare in aria!!!

Viro subito a sinistra e mi porto di fronte alla cresta dove vedo l’altro gruppo che sta per arrivare in cima, mi avvicino e li chiamo per salutarli. Sotto di me tutto il versante sud del Jof di Montasio è immenso. Decido di continuare la planata verso est, così da sfruttare più che posso il vento a favore ed andare più lontano possibile; non voglio perdermi nulla di questo magnifico posto, dove molte volte negli anni mi sono ritrovato a percorrerlo a piedi e con gli sci da scialpinismo, ma mai in volo come oggi. Anche il freddo versante nord, ed ai suoi piedi la Val Saisera sono veramente suggestivi visti dall’alto, completamente ricoperti da uno strato di bianca brina… Sorvolo il Medeon di Montasio, la forca del Palone, la Cima di Terrarossa, forca de Lis Sieris fino ad arrivare al Foronon del Buinz proprio di fronte al bivacco Luca Vuerich. Qualche metro sotto il bivacco c’è un branco di stambecchi che se ne stanno belli comodi su dei sassi, proprio come se stessero li ad ammirare il panorama… Poi, qualche chilometro di fronte, ma nel versante opposto della valle, regna sovrano il gruppo del Monte Canin e tutta la cresta affilata che da ovest va verso est, più in basso le piste da sci di Sella Nevea ed il mio amato rifugio Gilberti… CHE SPETTACOLO!!!

Decido di portarmi sopra il punto di atterraggio previsto, nei pressi delle malghe subito sotto il rifugio Di Brazzà, imposto la traiettoria e tutto riesce alla perfezione. Alzo le braccia al cielo, guardo il Montasio ed esulto con un urlo liberatorio:- FATTA!!!-

Ripiego la vela, pronta per un’altra avventura, e mi stendo nel prato, il sole ancora alto mi riscalda il corpo, come un abbraccio caldo mi fa appisolare per più di un’ora. Rimango li ad attendere i miei compagni, ed una volta arrivati ci scambiamo una stretta di mano, ci diamo appuntamento per un boccone assieme. Ci dirigiamo verso Resiutta per rifocillarci con un buon pollo allo spiedo ed una birra, mentre ci si racconta di tutte le emozioni vissute in questa indimenticabile giornata…

……… eravamo quattro amici al bar … e ci siamo ritrovati in dodici sul Jof di Montasio!!!

Enrico

hike and fly Jof di Montasio

Difficoltà decollo H&F

Difficolta' 2+
Legenda difficoltà »

Possibili decolli

dalla cima verso S/S-E S/S-W

Possibili atterraggi

atterraggio sui prati dell’altipiano del Montasio vicino al parcheggio

Quota minima: 1500mt
Quota massima: 2753mt

dal rif. di Brazza verso forca di Disteis, canalone Findenegg e via normane per scala Pipan

Coordinate decollo: 46.4377, 13.4345
Coordinate atterraggio: 46.4125, 13.4366

A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!

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