Monte Giaideit, Illegio, Carnia

Era già da qualche tempo che Enrico ci parlava del possibile decollo dal monte sopra la sua Illegio, vetta inviolata dai parapendii, ma che si mormora abbia ospitato un pilota di delta negli anni ’90: si narra che per portare il suo materiale in decollo ci mise due giorni, utilizzando tra l’altro un sentiero verticalissimo che dal Rio Frondizzon porta alla cima, alta poco più di mille metri.

Ed è così che ci troviamo alle 9 del giorno della Sagra di San Floriano nel centro storico di questo paese delle valli della Carnia. Ci sono già gruppetti di escursionisti in cammino sulla strada che raggiunge la Pieve di San Floriano, escursione facile grazie al bel sentiero largo e curato che inizia a fianco del cimitero del paese, per poi proseguire nel bosco fino ad arrivare ad una collinetta che ospita la Pieve.

Enrico, Loris ed io, accompagnati dall’ex-pilota Fabrizio (vedremo per quanto rimarrà ex-, viste le belle emozioni positive di oggi) procediamo invece verso la cima del Monte Giaideit, raggiungibile in ancora quaranta minuti di sentiero e trecento metri di dislivello circa.
Sul percorso discutiamo del bel lavoro fatto da Enrico per pulire lo spiazzo di decollo, ben visibile dal paese, ma dovremo valutare attentamente la possibilità di un volo da lì: lo spazio per decollare in sicurezza dovrebbe essere minimo – per non dire esiguo; in più siamo in primavera inoltrata, e il prato del possibile decollo è affacciato esattamente sopra quello che probabilmente è un innesco di termica – una bella parete verticale di roccia; per finire, le previsioni meteo hanno promesso vento in forte crescita nel pomeriggio.. la valutazione dev’essere fatta seriamente!

Quasi arrivati a destinazione, il sentiero finalmente apre la visuale sul panorama che ci abbraccia: verso sud, Illegio, con gli enormi prati a sud del paese che saranno il nostro atterraggio, la parete Nord dell’Amariana e il Monte Strabut; ad ovest il gruppo dell’Arvenis che porta allo Zoncolan; a nord il paese di Cabia e il Monte Cucco.
Ancora pochi minuti di cammino ci portano finalmente al prato indicato da Enrico; gli escursionisti oggi sono molti su questo monte, e più di qualcuno si ferma a salutarci e ad osservare la preparazione delle vele e degli imbraghi. Non mancano i “local”, che riconoscono Enrico e ci augurano buon volo.

Valutiamo la situazione; sono quasi le 10.30, il vento in decollo è perfettamente in linea con la direzione di massima pendenza del prato. A momenti la brezza soffia più intensa, ma ancora non è preoccupante, pertanto decidiamo di non attendere oltre e in breve tempo Loris è pronto ad affrontare questo primo decollo in parapendio dal Giaideit.
Una volta gonfiata la vela, è imbragato, viso a valle, con i sensi pronti ad attendere il giusto momento, che non tarda ad arrivare.. la vela si alza docile sopra la testa, una breve corsa nei pochi metri che lo separano dalle cime degli alberi poco più in basso ed è in volo! Urliamo la nostra soddisfazione, mentre lo guardiamo volteggiare rimanendo in quota decollo per qualche minuto. Il morale di noi che siamo ancora a terra – e sicuramente quello di Loris – è alle stelle.

E’ il turno di Enrico, che prepara con cura la vela e stende i cordini con precisione; la brezza è costante, ancora perfetta per un bel gonfiaggio fronte vela, controllo, giro di centottantagradi verso valle e quattro passi nella stessa direzione, decollo perfetto! E dalla mia prospettiva lo vedo salire di quota fino a innalzarsi oltre il decollo e ancora più su, fantastico!
Loris nel frattempo ha raggiunto l’atterraggio, dopo qualche volteggio di saluto sopra la Pieve di San Floriano, vedo la vela adagiarsi nell’atterraggio convenuto; con l’aiuto di Fabrizio completo la preparazione della vela anch’io. Sopra le cime a fianco del Giaideit iniziano ad essere visibili dei bei cumuli da termica, se va tutto bene saremo ancor più fortunati di quanto pensavamo: oltre a dell’ottimo vento in decollo, potremo forse fare un volo e non una semplice planata!

Copiando le gesta di chi mi ha preceduto, in pochi attimi sono in aria; Enrico è sopra di me ad indicarmi che un po’ di quota si può fare, e infatti ecco che sfruttando il movimento dinamico dell’aria che sbatte sulle rocce verticali subito sotto il decollo il mio variometro inizia a bippare strappandomi un sorriso! Volteggiamo sopra la cresta appena percorsa a piedi fino a raggiungere la verticale sopra la Pieve, dove gruppi di persone ci salutano quando con l’ombra del parapendio attiriamo i loro sguardi verso l’alto.

Attorno il cielo è ancora limpido, ci sono dei bei cumuli su tutte le creste attorno a noi; purtroppo le “nostre” termiche che proviamo a girare sono tutte molto ventate e scomposte, probabilmente a causa della morfologia di questa vallata. Voliamo comunque per quasi un’ora, godendo del bel panorama e della bella avventura portata a compimento.
Cerchiamo più volte una bella termica sopra il paese, sopra i pendii della vallata interna, lungo il costone che porta alla Pieve, tentando di immaginare la possibile direzione di un cilindro d’aria ascendente da sfruttare.. ma anche i volatili che vediamo raggiungere la stessa nostra cima vanno a cercar termica lontano sfruttando la loro grande efficienza di planata!

190 - Atterraggio sui prati di Illegio

Intanto il vento in atterraggio sta aumentando molto. Un ultimo passaggio sulla Pieve, un saluto al decollo e la direzione finale è quella dei prati di Illegio. Non ci sono grossi pericoli, c’è qualche linea di cavi ma con tutto il prato verde della vallata è impossibile sbagliare!
Loris e Fabrizio sono li che ci aspettano: grandi pacche sulle spalle, ci facciamo i complimenti e passiamo alla fase gastronomica della giornata, che oggi è assicurata dalla presenza della allegra sagra di San Floriano.

180 - Atterrati

Giovaz

Hike & Fly Monte Giaideit

Difficoltà decollo H&F

Difficolta' 2
Legenda difficoltà »

Possibili decolli

Antecima del Monte Giaideit, prato con esposizione sud/sud-ovest.
Lo spazio possibile consente l’apertura di una sola vela, è abbastanza pendente e l’erba presente potrebbe facilitare lo scivolamento della vela.

Possibili atterraggi

I prati a sud di Illegio. Ci sono delle linee di cavi ma la vallata è molto ampia per un comodo atterraggio.

Parcheggio

Ci sono svariate possibilità sia a fianco ai prati di atterraggio, sia nei pressi dell’imbocco del sentiero (cimitero).

Quota minima: 576mt
Quota massima: 1080mt

Coordinate decollo: 46.4391, 13.0548
Coordinate atterraggio: 46.4258, 13.0520

A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!

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