Con Giannino siamo sempre in cerca di nuove cime. Le vorremo belle, difficili da scalare (ma non troppo) e soprattutto vicine a Udine per non dover fare troppe ore di auto per raggiungere la partenza e per il rientro serale. Bella idea, ma a forza di uscite le cime più vicine sono tutte camminate e così che ci troviamo in fondo alla Val Pesarina in prossimità del Centro di fondo, dopo quasi due ore di auto da Udine!
Siamo in novembre e la valle sembra essere sospesa in attesa che inizi la stagione invenale. Non c’è nessuno, non ci sono auto, tutto è chiuso, anche l’aria non si muove e c’è solo un grande silenzio.
Il posto è bello e pieno di prati. Faccio un rapido sopralluogo al futuro atterraggio ed è molto particolare. Si tratta di un’area in piano ricavata fra altissimi abeti ed in fianco alla strada SR465 che porta a forcella Lavardet. È un’area un po’ stretta, ma è lunga oltre 200 metri. Direi che è più che sufficente per un atterraggio, male che vada ci sono anche dei prati più a valle. comunque non siamo in estate e non penso proprio di incontrare forte vento di valle a novembre.
Anche in questa occasione Giannino sarà solo al ritorno perchè il mio progetto è salire alla Creta di Mimoias per poi cercare un prato e decollare con il mio parapendio. Prima o poi riuscirò ben a convincero a riprendere una veletta da montagna. In fin dei conti è ben capace di volare anche lui e sicuramente lo farebbe anche meglio di me, visto che volava quando io neppure sapevo che lo si potesse fare in Friuli! Vabbè, il come si scende cambia poco, l’importante è avere buone gambe.
Iniziamo il cammino e il sentiero ci fa guadagnare quota velocemente. Tutto è molto bello. Più saliamo e più diventa interessante. Belli i prati nei pressi della ex Casera di Mimoias e quelli vicino al Monte Paradara. Ci arrampichiamo per un piccolo e ripido canale e giungiamo in vista della o spettacolo dalla cima. Incredibile!
La cima est della Creta di Mimoias è completamente diversa da come me la aspettavo. Pensavo di trovare rocce ovunque e solo qualche piccolo prato, invece mi trovo immerso in una prateria di alta montagna per nulla ripida e intorno a noi il panorama si apre in modo spettacolare.
Non la finiamo più di fare foto dalla Creta di Mimoias cima est e a questo punto non mi resta che scegliere il prato meglio esposto al vento per poi decollare. Il volo è bello anche se le termiche non sono sufficentemente forti da consentirmi di salire sulle altre stupende montagne della Val Pesarina. Sarà per la prossima occasione. Dopo circa un quarto d’ora atterro dove previsto, sistemo le mie cose e mi siedo nelle panche vuote di un locale chiuso attendendo l’arrivo di Giannino. Dopo un po’ arriva un ciclista con una eBike. Ci tiene dirmi che avendo passato da un pezzo i settant’anni, ormai fa troppa fatica e da un anno è passato all’elettrico in modo da poter continuare a farsi i suoi giretti da circa 100 chilometri, senza rischiare un infarto! Ce ne fossero di vecchietti così.
La valle sospesa. Creta di Mimoias.
Difficoltà decollo H&FPossibili decolliGrandi prati sotto la Creta di Mimoias – Cima Est.
Possibili atterraggiIn fianco alla strada SR465 a pochi metri dal Centro sci di fondo Lavadin – Pian di Casa.
ParcheggioNei pressi del Centro sci di fondo Lavadin – Pian di Casa.
Quota minima: 1260mt
Quota massima: 2284mtDal Centro sci di fondo Lavadin – Pian di Casa si imbocca il sentiero CAI 201, quindi si devia a sinistra e tramite il CAI 202 si giunge alla Casera Mimoias. Da qui si prende il CAI 203 per pochi minuti fino all’incrocio con un sentiero non CAI che aggira il Monte Paradara e conduce alla Creta di Mimoias (cima est).
Coordinate decollo: 46.5127, 12.6293
Coordinate atterraggio: 46.5079, 12.6657A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!