PONZA GRANDE 26 dicembre 2016

Inizia il periodo di ferie del ponte natalizio, caratterizzato da delle giornate con delle temperature che, più che essere a dicembre,sembrano quasi di metà settembre. Il clima mite di questo periodo, lo fa sembrare quasi di inizio autunno, e ne consegue il fatto che di neve per i monti ce n’è davvero poca, quasi niente, purtroppo… La mia voglia di sciare impazza, ma c’è ben poco da fare, e quei bei fiocchi bianchi che ci fan tanto divertire, non vogliono ancora scendere a ricoprire il terreno, uffa… Di sicuro questo mi spiace, ma non mi preoccupa più di tanto, conoscendomi, troverò altro da fare!!!

Ed è proprio il giorno di Natale quando Loris mi chiama per farmi gli auguri, e per chiedermi anche se per caso avessi avuto impegni per il giorno di Santo Stefano. Gli rispondo che non avevo programmato niente di importante, ma che mi sarebbe piaciuto risalire al monte Mangart e magari scendere in volo… Mi risponde dicendomi che sarebbe stata una bella idea, ma mi rilancia subito la sua controproposta: hike and fly dalla Ponza Grande.

Rimango una quindicina di secondi in silenzio, mentre mi riaffiora un ricordo del mese di agosto, quando camminai fin lassù in compagnia di mio zio, durante un giro “domenicale”…

-Ma sei sicuro??- gli chiedo… – me la ricordo un po’ piccola la cima della Ponza Grande…-

E  Loris mi risponde subito :- si si, è un po’ piccola, ma noi andiamo a farci una camminata, poi, se si combina a decollare bene, altrimenti scendiamo a piedi…

Rassicurato dalle sue intenzioni, gli do l’ OK !!!

Ritrovati all’alba a Tarvisio, saliamo in macchina la strada che da Fusine in Val Romana porta al parcheggio a fianco del lago Superiore. Ci incamminiamo prima per la strada sterrata, poi per il sentiero 512 che in poco meno di un’ora di marcia porta al rifugio Luigi Zacchi. Lasciato quest’ultimo sulla sinistra, proseguiamo in ripida salita verso est, lungo un sentiero “zigzagante” battuto tra mughi e facili passaggi su roccia, aiutati per qualche breve tratto da degli spezzoni di cordino d’acciaio. Continuiamo per un ghiaione/canale coperto a tratti da dei residui di neve compatta in direzione est/nord est, fino alla quota di 2000 metri circa, lo attraversiamo fino a raggiungere la sponda orografica destra. Da qui inizia la salita per la ferrata esposta che in una quarantina di minuti di camminata, ci farà giungere alla Ponza Grande.

 

Proprio come ricordavo,la cima è molto piccola!!! ci sono comunque  un paio di cose a nostro favore che potrebbero determinare la possibilità di decollo: il vento è abbastanza buono, e un po’ di neve va a livellare tutto il fondo che normalmente è caratterizzato da sassi di medio grandi dimensioni, riducendo quindi il rischio che si impiglino i cordini quando la vela è stesa a terra.

Loris decide che partirà per primo, e mi dedica qualche minuto per le raccomandazioni su come comportarmi una volta da solo in decollo. Apre la vela sulla cresta, aspetta il giusto ciclo di vento e dopo un bel gonfiaggio, si gira deciso faccia a valle, busto in avanti,rincorsa e via in volo! Gira subito a destra e sparisce dietro l’antecima… un minuto dopo lo sento che mi chiama: era già una cinquantina di metri più alto della cima, e continuava a salire! Mi passa sopra e mi urla:- dai po’ !!! vieni !!!  c’e’ una dinamica bellissima!!!

Apro la vela un po’ sotto la cresta, nel punto in cui mi sento più sicuro. Ce giusto un po’ di neve che crea un corridoio quasi come fosse una piccola pista di decollo, infatti sarà la mia pista di decollo per il mio primo involo con i ramponi ai piedi. Dopo un paio di gonfiaggi, arriva il momento migliore per decollare, mi giro deciso ed inizio a correre… quattro passi e mi ritrovo per aria!

Da subito guadagno quota e vado dietro a Loris, il quale inizia a muoversi verso sud, lungo la cresta. La giornata è davvero generosa, tanto da permetterci di sorvolare tutta la cresta che, dalla Ponza Grande, va verso la Ponza di Mezzo e la Ponza di Dietro; Loris riesce addirittura a passare la Cima Strugova e portarsi fin davanti alla Veunza. Il volo continua, e vado avanti ed indietro lungo la catena delle Ponze.

Spesso mi trovo Loris che veleggia al mio fianco, poi mi ritrovo di nuovo da solo; e mi torna in mente quando, ad agosto, passai a piedi lungo quell’affilata cresta; ricordo per fino la storia di un’alpinista poeta di fine ottocento, Julius Kugy, che nel 1898  colse la sfida di poter essere il primo a camminare ritto lungo un passaggio percorso fin al momento a cavalcioni… racconta : << passai più e più volte, sulla lama di quel coltello, signorilmente ritto…>> … ma questa è un’altra storia…

Ritorno in me, ed inizio a sentire un po di freddo alle mani e d ai piedi, per cui decido di atterrare. Mi porto a centro valle, sulla verticale dell’Alpe del Lago, faccio un lento giro a 360 gradi ammirando la bellezza di queste montagne, dalle Ponze al Mangart fino al Picco di Mezzodi. In atterraggio mi aspettano un po’ di fredda brina, ed alcune persone che pattinano sul lago ghiacciato… tutto prosegue secondo i piani e l’atterraggio e perfetto. Loris invece andrà ad atterrare a Fusine in Val Romana, in un bel prato al sole.

Mi rimane solo da piegare la vela ed andare a recuperarlo. Ci ritroviamo e come da serio rituale,ci fermiamo a bere la solita birretta per concludere alla grande, e scambiarci le proprie emozioni vissute in una bellissima giornata a base di volo e montagna !!!

 

Enrico

hike and fly Ponza Grande

Difficoltà decollo H&F

Difficolta' 3
Legenda difficoltà »

Possibili decolli

ovest / sud ovest  …    appunto difficoltà decollo: in presenza di neve le condizioni migliorano perché vanno a sparire tutti i sassi che caratterizzano la cima e diminuisce il rischio che i cordini vadano ad impigliarsi… DIFFICOLTA’ 2+

in assenza di neve le difficoltà aumentano…DIFFICOLTA 3

Possibili atterraggi

Aple del lago, Fusine in val Romana

Parcheggio

parcheggio a fianco al lago superiore,inizio strada sterrata verso rif. Zacchi

Quota minima: 940mt
Quota massima: 2274mt

sent. CAI 512 fino al Zacchi, poi risalita priva di numerazioni

Coordinate decollo: 46.4604, 13.6984
Coordinate atterraggio: 46.4711, 13.6656

A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!

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