Pramollo – Corona – Carnizza: volere volare!

Se cerchi una bella escursione da fare nella zona di passo Pramollo troverai sicuramente le indicazioni per l’anello del Monte Corona. Giova e Tizi vogliono fare proprio una piacevole escursione!

Purtroppo (o per fortuna!) la voglia di volare è troppa e quindi Giova decide di portare in spalla anche la vela e coinvolge pure me… oltre alla passeggiata ben descritta in molte guide escursionistiche tenteremo la sorte alla ricerca di un improbabile decollo da qualche parte lungo il percorso.

Partenza quindi da passo Pramollo – Nassfeld Pass: ispezione alla zona di atterraggio con posa del segnavento nell’ampio pratone erboso sul fianco ovest del lago Stausee (nome riportato sulle cartine Tabacco, mi ha incuriosito che abbia un nome tedesco pur essendo tutto in Italia).

Imbocchiamo la carrareccia con segnavia CAI 504 e seguiamo le evidenti indicazioni per malga For. Il panorama non è estremo, ma estremamente piacevole e rilassante; raggiunta casera Auernig ignoriamo il sentiero 501 che sale e proseguiamo per la mulattiera CAI 504 che continua a costeggiare il fianco della montagna con continui saliscendi, fino a una decisa discesa con un paio di tornanti, per abbandonarla poco dopo per imboccare il sentiero (di nuovo il CAI 501, all’altro capo) che ci porta, prima a casera For, e quindi in cima al monte Corona. Qui facciamo una meritata pausa assieme ad altri escursionisti; il panorama è splendido con a nord la valle del Gail e a sud verso Pontebba e la val Gleris; colpisce in modo particolare la caratteristica del terreno: una cima tutta a terrazzamenti quasi pianeggianti di prato e muschio con solchi e salti di roccia scura, in forte contrasto con il vicino monte Cerchio, tutto dirupato e tormentato, composto di luminosa roccia bianca di fresche e continue frane.

Riprendiamo il sentiero che scende a Sella Carnizza e poi risale lungo la cresta di confine fino in cima all’omonimo Monte. Anche qui la roccia è scura e colorata con tutte le tonalità di rosso e marrone, ma composta da lastre oblique e sbrecciate, ampiamente ricoperte da pini mughi e vegetazione varia.  Ci godiamo il piacevole sentiero, ma il mio pensiero va al di volo: dove diavolo potremo trovare una minima possibilità di decollo da questa montagna completamente ricoperta di pini mughi e rododendri?

Guadagniamo così la cima del Monte Carnizza con la curiosità di esplorare il versante opposto e capire meglio se saremo scesi da lì in volo o a piedi… e sorpresa! proprio il sentiero che scende ad ovest, appena sotto la cima, propone una piccola area priva di cespugli sul pendio nord della cresta, appena sufficiente per aprire in sicurezza la vela e con l’esposizione perfetta per il vento da nord-ovest che ci propone la giornata; anche l’intensità risulta idonea per un gonfiaggio alla francese: si scende quindi in volo! Si!!!! E Tizi, dopo averci assistiti (e filmati) in decollo, scende – peraltro come da programma – a piedi lungo il sentiero CAI 411.

Il volo risulta estremamente breve: la cresta di confine ed il monte Auernig non forniscono dinamica sufficiente e di termiche nessuna traccia così i 400 metri di dislivello che ci dividono dall’atterraggio sono poco più che sufficienti a raggiungerlo con il giusto margine per impostare senza apprensione le manovre finali di smaltimento ed appoggiamo i piedi in riva al lago di passo Pramollo.

Ancora raggianti per aver comunque staccato i piedi da terra, io e Giova ripieghiamo e riponiamo l’attrezzatura ed andiamo incontro a Tizi e, non appena di nuovo in gruppo, andiamo tutti assieme a festeggiare la splendida giornata!

Ebbene, questo giro credo che sia una bellissima lezione (o forse un nonsenso) di “Hike&Fly”: non abbiamo fatto cime estreme, non abbiamo fatto un volo sensazionale, ma una classica e splendida escursione a piedi a cui l’intuizione di Giova è riuscita ad aggiungere un volo “rubato” in un posto in cui credo che a nessun altro sarebbe venuto in mente di aprire un parapendio… La voglia di volare è stata veramente troppa per restare con i piedi per terra!

 

Tokyo

H&F Monte Carnizza

Difficoltà decollo H&F

Difficolta' 2
Legenda difficoltà »

Possibili decolli

Appena sotto la cima del Monte Carnizza, sul sentiero che ne scende la cresta ovest.

Possibili atterraggi

Sponda ovest dello Stausee – lago di passo Pramollo

Parcheggio

Passo Pramollo, presso l’albergo Gallo Forcello.

Quota minima: 1528mt
Quota massima: 1950mt

Sentieri CAI 504 e 501

Coordinate decollo: 46.5605, 13.2956
Coordinate atterraggio: 46.5581, 13.2750

A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!

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