La presenza del Krn (in italiano Monte Nero) è molto evidente da Udine. Il versante sud spicca nettamente ed in inverno prende la forma di un enorme dente bianco, davvero molto bello. Ma ora siamo nel mezzo di uno stranissimo mese di dicembre, privo di neve e con temperature decisamente elevate.
Per la precisione, è il 26 dicembre e con Fabiano decidiamo per una camminata sul Nero anche per smaltire l’eccesso di calorie assimilate a Natale! La giornata è dominata da una alta pressione davvero imponente. Il fondo della valle dell’Isonzo è coperta da basse nuvole e la temperatura è bassina. Salendo, lo scenario cambia totalmente; il cielo diventa limpido ed il clima diventa decisamente caldo per la stagione. Anzi caldissimo! Il fondo valle, sembra un fiordo norvegese invaso da un bellissimo mare bianco. Che bellezza!
Lasciata l’auto nel grande parcheggio appena oltre il paesino di Krn, iniziamo a salire e dopo poco ci troviamo a salire in maniche corte per il gran caldo. Per essere fine dicembre, direi che sia una situazione davvero molto particolare. Il sentiero è ben segnato e senza problemi e con gran calma, in circa 2 ore giungiamo al decollo.
Per partire dal monte Nero, non conviene raggiungere la cima a causa presenza di molte pietre che rendono particolarmente ostico il gonfiaggio e la successiva rincorsa.
Molto meglio fermarsi a quota 2.000 mt nei pressi di una panchina; qui la morfologia del terreno è decisamente migliore anche se richiede attenzione per la presenza di un vertiginoso strapiombo lato ovest a circa 20 metri di distanza. In ogni caso, il nostro decollo è in direzione sud e tale precipizio non dovrebbe costituire un problema. Meno male!
Il primo a partire sarà Fabiano che come da nostri accordi e sfruttando un varco momentaneo dello spesso strato di nuvole basse, si fa tutta la lunghissima planata fino all’atterraggio ufficiale di Caporetto che è posto proprio a fianco del distributore di benzina. Io decollo subito dopo e non appena in volo, capisco che non c’è trippa per gatti! La quasi totale assenza di vento e il mostruoso tappo causato dall’inversione, impedisce all’aria di sollevarsi e quindi punto deciso l’altopiano del monte Nero dove ci sono le malghe e dove si trova il parcheggio dell’auto. L’atterraggio è facile, ma penso che in caso di attività termica, la situazione potrebbe essere molto diversa. Tutto da verificare!
Ripiegata la vela, recupero l’auto e in poco tempo mi trovo giù a Caporetto con Fabiano per vedere come si pranza in uno dei tanti ristoranti della zona. Alla grande!
Mi sento di consigliare questo volo a tutti per la bellezza del sentiero e per lo splendido panorama che si gode lungo il percorso. In un precedente volo dal monte Nero, avevo prima raggiunto la cima per poi ridiscendere per 2-300 metri fino al decollo. Questa variante è davvero bella, in quanto poco sotto la cima, si trova un rifugio ben fornito in cui rifocillarsi prima del volo. Inoltre, una volta raggiunta la cima, il panorama a nord del Nero, verso il parco nazionale del Triglav, è sublime e merita senza dubbio questa deviazione.
Monte Nero (Krn)
Difficoltà decollo H&FPossibili decolliIl punto più alto per decollare, si trova a quota 2.000 mt nei ressi di una panchina in legno che si trova lungo il sentiero
Possibili atterraggiAtterraggio ufficiale di Caporetto. A fianco dell’unico distributore carburante.
ParcheggioGrande parcheggio a quota 1.000 mt, poco dopo il paesino di Krn.
Quota minima: 230mt
Quota massima: 2000mtPercorso presente anche nella carta Tabacco nr.41 (Valli del Natisone – Cividale del Friuli)
Coordinate decollo: 46.2646, 13.6564
Coordinate atterraggio: 46.2412, 13.5827A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!