La “Farina del Diavolo”, con il diavolo!

Sempre un giorno qualunque, durante un volo qualunque, in una termica non per tutti, vedevo Paolo che saliva come se avesse un propulsore sotto la selletta, e via radio mi disse:- DAI ENRICO CHE QUA SI SALE BENE! E’ UN BEL PETARDO! YEPPA YEPPAAAAA!!! –

Vedevo sotto di lui diversi piloti che fuggivano da quella termica…come mai? Ci entro dentro, e sento il variometro che inizia a suonare come lo avevo sentito rare volte, inizio a girare ma dopo qualche minuto di “rodeo”, non potendone più, esco fuori e cerco altro. Ecco, almeno avevo capito il perché scappavano via da li anche gli altri parapendii. Era una termica molto forte, +6 metri secondo, molto turbolenta. Alzo lo sguardo e Paolo era ancora che girava, alto, molto alto! Prendo la radio e gli dico:- Miani sei proprio un diavolaccio!!! –

Ebbene, adesso che abbiamo capito perché Paolo lo chiamo “Diavolo” , veniamo al racconto di questa nuova esperienza di “cammina e vola”.

Mi sarebbe piaciuto salire per una via ferrata con la vela nello zaino, cercare un possibile decollo e passare in volo davanti a quel cavo metallico che risale la parete della montagna.

Vengo a sapere che sulle pareti verticali che dominano a nord Invillino e Villa Santina, hanno aperto recentemente una nuova via ferrata, che sale a fianco della cascata formata dal rio Radime durante i periodi di abbondanti precipitazioni piovose; questo rio nasce nei pressi del paese di Lauco, scende fino a raggiungere il salto sulle rocce, si trasforma in una maestosa cascata di  250 metri di altezza.

Questa ferrata chiamata “Farina del Diavolo”, mi è stata descritta come un nuovo parco divertimenti molto frequentato, ed infatti è proprio così…vado a farci un giro per curiosare, e mi ritrovo in mezzo ad una coda di persone come fossi ad un supermercato.

Il caso vuole che qualche giorno dopo, passo la sopra in volo verso Enemonzo. Mentre ammiravo dall’alto l’orrido della Vinadia, vedo che sulla sua sponda destra c’è una montagna non molto appariscente, formata da dei balzi di roccia alternati da cenge erbose, e con un bel prato in cima. – ECCOLO IL DECOLLO! –

Di questo posto non conosco nulla, vado a farci un sopraluogo in moto per vedere se c’è qualche indicazione, ma non trovo nulla che mi aiuti ad avvicinarmi a quel luogo. Non trovo aiuto nemmeno da una carta topografica che avevo in un cassetto ( sarà perché è molto vecchia ed andrebbe aggiornata?…ops, sostituita? ),dove c’è segnata solo qualche traccia incerta, e tra l’altro non è il tragitto che vorrei fare io… non rimane altro da fare che andare alla scoperta!

Faccio due parole col caro Paolo che senza esitazioni e carico di entusiasmo mi dice subito di si!

Causa ormai l’inverno alle porte, il progetto è rimasto fermi li nel cassetto per molto tempo. Passa l’inverno ed arriva la primavera, ma aimè, ci ritroviamo tutti chiusi in casa, agli “arresti domiciliari”, mentre fuori trascorrono delle giornate una più bella dell’altra. Arriva l’estate, ma fa molto caldo… sudo solo al pensiero di risalire una parete rivolta in pieno sud, riscaldata dal sole già di primo mattino. E poi in quel periodo li, in quella zona il vento di valle è particolarmente forte! Ritorna l’autunno coi suoi magici colori e le belle giornate particolarmente favorevoli per portare a termine l’impresa.

Bene, è ora di andare! Ci ritroviamo un sabato mattina a Villa Santina, subito ci incamminiamo verso la base della parete, all’ attacco della Farina del Diavolo; siamo io, Paolo detto il “Diavolo”, e suo figlio Riccardo, anch’esso appassionato di montagna come il padre.

 Indossato imbrago, casco e dissipatore, iniziamo a salire con molta calma la ferrata; la giornata è splendida e da subito iniziamo ad ammirare il panorama, mentre le auto che passano sulla statale diventano sempre più piccole.

 

 Ci fermiamo, parliamo, ridiamo, ripartiamo e ci fermiamo ancora a parlare e riposare, facciamo foto e video, non abbiamo nessuna fretta, stiamo bene assieme e tutti e tre vogliamo sfruttare tutta quanta questa giornata così bella! Dopo più di un’ora usciamo dalla ferrata sul piano boschivo a sud di Lauco, da li, svoltando a sinistra si rientra a Villa, noi invece prendiamo direzione nord-est, oltrepassando un bosco non troppo curato, con qualche traccia di passaggio di animali. Arriviamo in una zona con molti schianti, difficili da superare, ma subito dopo troviamo un sentiero curato con dei bollini rossi… ok, bella la variante “a caso” per il bosco, ma non ne vale la pena; all’uscita della ferrata è sicuramente meglio prendere il sentiero che porta a Lauco, una volta raggiunte le prime abitazioni, stare sulla destra e continuare per il sentiero CAI che porta alle località Porteal e Cuelcovons ( indicazione su cartello ).

 

 Si cammina per un sentiero prima, pista forestale poi, e di nuovo per un sentiero sempre in direzione Est/Nord-Est. Ormai la montagna da raggiungere per decollare è evidente, una volta raggiunta la base delle rocce, svoltiamo a sinistra seguendo i bollini rossi che in una decina di minuti ci fanno raggiungere la meta. Grazie ad un cartello su un ramo di un albero, sappiamo che siamo sul monte Cretis, ad una quota di 1041 metri. Si può parlare di “decollo certo” dato le belle condizioni del prato, diamo solo un pulita a degli arbusti, ed io apro subito la vela…arrivano dei grifoni e veleggiano davanti a noi, come se volessero invitarci a volare con loro!

 

 Decolliamo uno alla volta perché non ce spazio sufficiente per stendere due vele, Riccardo scende a piedi per un sentiero diretto fino giù in valle. La giornata non è tanto generosa in fatto di termiche e non ci regala un volo lungo, ma questo non importa, riusciamo lo stesso a sorvolare l’intero percorso della salita, e passare a pochi metri dalle persone che stanno salendo per la ferrata, li salutiamo e loro ricambiano il saluto… pochi minuti di volo, circa otto, una bella planata “liscia come l’olio” , e ci ritroviamo coi piedi a terra nei prati di Villa Santina, tutti e due felicissimi per aver fatto assieme anche questa avventura!

Vado da Paolo e gli dico:-

che figata! Ferrata e poi volo! E tra l’altro abbiamo aperto un nuovo decollo! Missione compiuta (cit. John)!!! E domani dove andiamo Paolo? Sarebbe bello andare a fare la via Senza Confini e decollare dal Cellon, anche li nessuno è mai decollato prima…che ne dici?-

Immagino intuirete qual è stata la risposta di Paolo, quindi, rimanete in linea per la prossima avventura!!!

p.s.: appena atterrato mi son accorto che la batteria della videocamera era scarica, e non mi aveva registrato nemmeno un secondo del volo … non importa, dato le belle giornate, per le riprese del volo son ritornato su due giorni dopo. Tragitto, decollo, volo e bel tempo erano le medesimi, mancava solo la compagnia di Paolo e Riccardo!!!

 

Enrico

hike & Fly ferrata "Farina del Diavolo" - M.Cretis

Difficoltà decollo H&F

Difficolta' 2-
Legenda difficoltà »

Possibili decolli

monte Cretis

Possibili atterraggi

numerosi prati tra Villa ed Invillino

Parcheggio

fianco cimitero, prima di villa, salendo dalla statale a sinistra

Quota minima: 360mt
Quota massima: 1041mt

Coordinate decollo: 46.4191, 12.9535
Coordinate atterraggio: 46.4123, 12.9299

A proposito delle informazioni tecniche di questo articolo.. leggi il disclaimer!

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